Le Recensioni

Home » Le Recensioni » Pagina 3

Don Pasquale personaggio senza tempo

Egle Palazzolo

Ci sono tutti o quasi, gli ingredienti imprescindibili dei giorni nostri, e per quanto la maggior parte del pubblico, almeno quello non accanitamente tradizionalista, si sia ormai abituata aelle innovazioni, e non soltanto, del repertorio lirico, qualche cosina in più Damiano Michieletto, l’ha proprio tentata con la regia del “suo” Don Pasquale. Il risultato è certamente quello di offrire uno spettacolo nuovo nel rispetto di una musica che ne ha determinato l’ispirazione, mettere insieme ciò che oggi può filtrarsi, recepirsi non necessariamente datato.

Come spesso avviene l’accoglienza può non essere concorde ma, alla inaugurazione, venerdì scorso, è stata senza dubbio notevolmente coinvolta e calorosa. Molto applauditi i quattro principali protagonisti del cast della prima serata (in settimana, è abituale

2023-02-19T10:48:09+00:0019 Febbraio 2023|Categorie: Le Recensioni|1 Commento

Il naso di Gogol e l’ottimismo di Pollyanna

Marcello Benfante

“Ma chi l’ha detto che in terza classe, che in terza classe si viaggia male.
Questa cuccetta sembra un letto a due piazze, si ci sta meglio che in ospedale”
Francesco De Gregori, Titanic

C’è qualcosa di nuovo oggi in Sicilia. Anzi d’antico, per usare un’ambiguità pascoliana. Uno spirito dei tempi, intendiamo dire, inedito e al tempo stesso già visto, perfino atavico.
Questo nuovo zeitgeist siciliano (e non solo) è stabilito da uno strano teorema che chiameremo col nome del suo enunciatore: Gaetano Savatteri, curatore dell’antologia “L’isola nuova – Trent’anni di scritture di Sicilia” (Sellerio, 2022)
Il teorema Savatteri si basa sull’assioma lapalissiano che “il successo di Andrea Camilleri determina una nuova scrittura della Sicilia” (p. 17).
Savatteri, nell’introduzione al volume, lo spiega in

2023-02-14T15:54:20+00:0014 Febbraio 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Emma Dante a Palermo “TANGO DELLE CAPINERE”

Egle Palazzolo

“Ti aiuto io… ti aiuto io”

Lo dice, quasi lo sussurra, la donna sollevando tra le braccia il suo uomo, come fosse un bambino sofferente o assonnato e disponendosi a deporlo nel baule insieme alle tante cose che fanno parte del passato, del loro passato. È il baule di lui, quello al quale tirerà giù il coperchio, perché lei ha il suo, dentro il quale a breve vorrà collocarsi, perché è troppo pesante la solitudine quando comunque, tra schiaffi ed abbracci, è stato possibile, gioioso, danzare insieme. Non sarà stato a caso, e servirebbe pensarci, che Emma Dante è ritornata al suo” Ballarini”, l’ultimo racconto della “Trilogia degli Occhiali”, per riempirla di nuovi appunti e per darle una rinnovata

2023-01-22T17:51:25+00:0022 Gennaio 2023|Categorie: Le Recensioni|1 Commento

Spaccaossa

Egle Palazzolo

Quando noi siciliani parliamo di noi, della Sicilia, con sincerità, con coraggio, con la disperazione che più volte ce ne viene, quando ciò che sta dentro la nostra terra infimo o eccelso, riusciamo ad intenderlo, a collocarlo, allora può dirsi che facciamo Bingo! E bingo ha fatto in pieno Vincenzo Pirrotta con “Spaccaossa”, suo film opera prima. Una esperienza quella del cinema in prima persona, che evidentemente lo sollecitava, rispetto a un curriculum di attore e regista teatrale di vivido e ormai conclamato successo. Ha cominciato assai giovane Pirrotta col suo fisico imponente, la sua multiforme attitudine alla scena, la sua capacità di apprendere da “maestri” e rendere sempre più personali e riconoscibili mimica e gestualità, e proprio

2022-12-13T11:59:28+00:0013 Dicembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Profondo nero

Marcello Benfante

“Nel ventre dell’Orca”, graphic novel di Michela De Domenico pubblicato da Mesogea

Secondo Alberto Savinio la parola Mare deriva etimologicamente dal sanscrito Maru, cioè deserto e più propriamente “cosa morta”, dalla radice Mar, ossia morire.

Lo ricordava Walter Pedullà in un notevole saggio introduttivo all’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo intitolato “Congetture per un’interpretazione di Horcynus Orca” (Rizzoli, 2003): “romanzo di morte e di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dalla guerra”.

Congetture, appunto. Ché altro non si può, né forse si deve, oltre il supporre, il presumere, l’ipotizzare, in merito a un romanzo così vasto e complesso, equoreo e proteiforme, profondo e inafferrabile, come il capolavoro di D’Arrigo.

L’ultima parola del romanzo è proprio, non

2022-12-05T22:03:11+00:005 Dicembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Sistina, che attraverso la pittura riesce a volare altrove

Maria Chiara Di Trapani

“Pitture Feriali” è una antologica che rende omaggio alla pittrice Sistina Fatta della Fratta (1917-2012), a dieci anni dalla sua scomparsa.
Una diagonale invisibile unisce la Sala delle Verifiche dello Steri di Palermo, che ospita questa retrospettiva, alle finestre di casa sua da cui tante volte Sistina Fatta si è seduta a dipingere guardando nella direzione dello spazio dove oggi viene celebrata nel suo versatile itinerario artistico.

La formazione di Sistina Fatta si compie negli anni Trenta frequentando l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Studia con maestri come Alfonso Amorelli, Antonio Guarino, Gino Morici, Eustachio Catalano, Pippo Rizzo, Michele Dixit ed ha, come colleghi di corso e amici, Pietro Consagra, Carla Accardi e Antonio Sanfilippo.

Ed è di fronte

2022-12-05T23:20:48+00:005 Dicembre 2022|Categorie: Le Recensioni|1 Commento

Parole disarmate

Maria Adele Cipolla

Possiamo fronteggiare i conflitti con la sola arma delle parole? Se lo chiede retoricamente Marcello Benfante nella prefazione ad Ancora Guerre – una raccolta di racconti nati sull’onda emotiva della guerra in Ucraina da lui curata e appena edita da Istituto Poligrafico Europeo – e ce lo chiediamo in tanti: cosa possono fare delle parole disperse al vento in un contesto in cui si usano le armi?
Eppure, sono le parole e non le armi a mettere fine a ogni guerra, quando interviene il paziente lavoro dei mediatori e finalmente vengono scritti degli accordi, che sono costituiti da parole: parole fredde e retoriche, ma pur sempre parole. È vero che a questi accordi si giunge per lo sfinimento

2022-11-29T11:47:26+00:0029 Novembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Wellber-Gandini. Il Kaiserrequiem inaugura la stagione teatrale del Teatro Massimo

Egle Palazzolo

Morire vivendo. Lasciare la morte in stand by, quasi mortificata per il suo compito ineluttabile, di contro a una vita che, nel percorrere all’inverso il cammino verso un uscio solo, ha la possibilità di sottrarle, la bellezza, l’audacia, la genialità, il segno. È sensazione forte, e non l’unica, che raggiunge lo spettatore sin in fondo alla sala, sovrastato dalle lame di luce a diverso colore che lo coinvolgono in uno spazio senza tempo dove ancora una volta il dolore cerca misericordia.

Il Kaiserrequiem, la nuova creazione di Omer Meir Wellber e Marco Gandini con cui si è inaugurata la stagione 2022 -20023 del Teatro Massimo, è un momento di grande e intenso incontro musicale tra il Requiem in re

2022-11-11T13:41:20+00:0011 Novembre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Lympha

Maria Chiara Di Trapani

L’Orto Botanico dell’Università di Palermo ospita negli spazi del Padiglione Tineo, Lympha, la prima personale di Aurora Di Girolamo. In mostra oltre 40 lavori tra tele di grande formato, legni dipinti, disegni e fotografie.

Un’antologia di opere espressione di una ricerca artistica trentennale di un’artista di origine palermitana dal percorso eclettico. Aurora Di Girolamo, viene introdotta alla pittura dalla madre, la pittrice Sistina Fatta della Fratta, con cui condivide sin dall’infanzia lunghe ore trascorse nell’osservazione e rappresentazione di una “natura sognata”. In parallelo ad una lunga esperienza lavorativa come fotografa e grafica pubblicitaria a Milano, sviluppa l’uso di un linguaggio multidisciplinare che la porta ad indagare le forme estetiche della
natura.

Con uno stile sospeso tra astrazione e figurazione,

2022-10-13T14:09:50+00:0013 Ottobre 2022|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti
Torna in cima