Inferno e non ritorno
Egle Palazzolo
“Il male riconosce il male e lo elegge suo ambasciatore nella terra”. Ce la prendiamo di peso questa frase che ci porta a dire grazie a Chiara Muti, regista concreta e creativa che spinge senza tregua un suo Don Giovanni, ora riconoscibile ora nuovo, calato con costante istanza di contenuti nella scena, nei suoi cambi, nei suoi colori che hanno la sovranità del grigio e del nero.
In tandem eccezionale con Riccardo suo padre (attesissimo e applaudito a tutto campo, in un Teatro Massimo assolutamente colmo) la Muti firma e quasi promulga un personaggio in cui ogni sinonimo è marginale – seduttore, vanesio, libertino – quanto scandito è invece, il suo