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“ll Dono”. Intervista a Paola Barbato

Deborah Pirrera 

Non amo i Thriller, solitamente non rientrano tra le mie letture preferite. Conosco alcuni classici del genere e ho avuto modo di apprezzarli ma non posso definirmi una intenditrice. Eppure so riconoscere quando mi trovo un buon libro tra le mani, anche un thriller. Uno di quei libri che ti fanno fare tardi la notte, che non vedi l’ora di leggere perché vuoi sapere come va a finire, incollata alla pagina, con i personaggi che ti parlano mentre sei intenta a fare tutt’altro, di cui credi di aver intuito il finale ma vieni costantemente spiazzata perché nulla è come sembra.  Il Dono di Paola Barbato è un libro bellissimo.

In un

“Tre Ciotole” di Michela Murgia

Deborah Pirrera

Non ho fatto in tempo a scriverne prima che il cancro le fosse letale ma ho fatto in tempo a leggere Tre ciotole prima di quella data. Forse influenzata dall’annuncio che la stessa Michela Murgia aveva fatto della sua malattia, forse attratta da un libro che parlava del dolore curiosa di sapere se ne avesse saputo scrivere in maniera lucida e insolita, la stessa che aveva mostrato nel comunicare al mondo che le rimanevano pochi mesi di vita.

Non ne sono rimasta delusa, da Tre ciotole, ma non posso dirmi entusiasta.

Storie legate da fili sottilissimi di personaggi che si trovano a vivere un momento delicato,

“Come d’aria”- Ada D’Adamo

Deborah Pirrera

Faccio parte della ormai nutrita schiera dei lettori di Come d’Aria, libro che si è aggiudicato il recente Premio Strega, a mio avviso tra i più meritati degli ultimi anni, e che ha fatto e fa ancora discutere tra sostenitori, denigratori e chi si astiene dalla lettura perché il coraggio di affrontare quelle pagine ancora non lo trova. Faccio parte di un sotto gruppo, quelli che lo hanno letto ancor prima che quel Premio se lo aggiudicasse e che finisse sotto i riflettori per svariate

SE L’HOMO LUDENS DIVENTA HOMO NECANS

Marcello Benfante

Segnaliamo, da cronisti letterari e senza eccessive pretese critiche, la costante crescita di Gian Mauro Costa come scrittore (si veda il suo intenso romanzo “Luci di luglio”, edito da Mondadori nel 2022) e ora anche come giallista.

“Ti uccido per gioco” (Mondadori, pp.276, euro 17,50), appena apparso nel panorama vastissimo e straripante del poliziesco italiano contemporaneo, si rivela immediatamente come un esercizio (e il termine non sembri riduttivo) che attesta una più sicura professionalità ed esperienza dell’autore.

“Esercizio” nel senso soprattutto di un’episodicità seriale del testo (protagonista, anche se non assoluta, è ancora una volta la giovane poliziotta Angela Mazzola, personaggio assai riuscito che i lettori hanno già incontrato e

2023-07-21T13:34:26+00:0022 Giugno 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Genitori e Figli

 

Intervista di Egle Palazzolo

 

 

 

 

 

 

 

 

Adelaide J. Pellitteri autrice del libro “La figlia italiana”

 

 

Quanto incide nella vita di ognuno di noi il rapporto che abbiamo avuto coi nostri genitori, con uno solo di loro o con entrambi e quanto il loro destino, le loro scelte ci hanno segnato, è problema divenuto ormai ricorrente. In particolare, da quando la cultura dell’analisi e della introspezione hanno posto l’IO, il SÉ, il suo sviluppo, la sua crescita ad avere origine dalle cure genitoriali da cui in gran parte dipendono le relazioni esterne, l’autostima e un adeguato equilibrio emotivo. Breve premessa che stiamo doverosamente per lasciare a esperti e teorici ma che con tante altre considerazioni ci

2023-06-09T08:12:43+00:009 Giugno 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Al teatro Massimo di Palermo – Pëtr Il’ič Čajkovskij Eugene Oneigin

…E’ una bella musica, in più di un momento trainante e dominatrice, quella che arriva oggi al Massimo quasi venticinque anni dopo, e che Omer Meir Wellber rende in tutta pienezza e talento di esecuzione, ambientato nel ‘900, nella odierna versione, il contesto incappa negli involontari risultati di una visione artistica di tutto rispetto…

 Egle Palazzolo

Fu restio, pare, all’ inizio, Peter  all’idea di mettere in musica Eugene Oneigin di Puskin, scrittore di grande, osannato talento. Ma alfine non solo si convinse ma vi si calò interamente, aderendo con le sue “scene musicali” ad un poema lirico i cui protagonisti avevano più di una ragione per attrarlo.  Parliamo di Tatiana che, per un paio di evidenti motivi si colloca  personaggio

2023-05-25T14:43:41+00:0025 Maggio 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

COSI’ E’ (SE SI OTTIENE L’AUDIENCE)

La commedia dell’enigmatico trio familiare, considerata il manifesto del relativismo pirandelliano, conserva fascino, interesse e grande attualità

 Rosella Corrado

 Il Così è (se vi pare), visto al Teatro Biondo per la regia di Luca De Fusco, conferma che ad oltre un secolo dalla sua prima apparizione la commedia dell’enigmatico trio familiare, considerata il manifesto del relativismo pirandelliano, conserva fascino, interesse e grande attualità. 

La regia di De Fusco, che si avvale di un notevole cast di attori tutti apprezzabili e convincenti, si ispira al saggio di Giovanni Macchia “Pirandello o la stanza della tortura” rimarcando la crudeltà dei gretti provinciali spettatori di un dramma intimo che essi con morbosa curiosità intendono ad ogni costo scoprire. L’allestimento scenico – con le poltroncine

2023-05-24T10:26:47+00:0024 Maggio 2023|Categorie: Le Recensioni|3 Commenti

…la verità? andiamoci piano

Teatro Biondo di Palermo

 

Egle Palazzolo

È quasi ormai parte di un lessico abituale che dicendo “così è”, si aggiunga quel “se vi pare “che con vistosa parentesi Pirandello fece titolo di una delle sue più note pièce, derivate allo stesso modo di numerose altre, da una delle “novelle per un anno”, col nome stesso dei due personaggi, “la signora Frola e il signor Ponza suo genero”. Tradotta con mano felice in evento teatrale, divenuta ancor più palesemente destinataria di quel fatal nodo destinato a non sciogliersi, di una “verità” mai univoca ma addirittura impossibile da identificare, lasciando ampio spazio a riconoscibili eco di marca gentiliana, l’attualismo, in specie, Pirandello

2023-06-08T11:18:38+00:0019 Maggio 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Sognare è bello?

“La Compagnia del Sonno” di Roberto Alajmo – in scena al teatro Biondo Palermo

Egle Palazzolo

Il committente non c’è , la manda a dire. Non è di scena ma  è motivo essenziale di lavoro per quella minuscola compagnia di attori che devono rappresentare i suoi sogni, proprio quelli del tipo richiesto.

 

acompagniadelsonno_ph_nocera_Giusto che la notte è popolata, ci vuole un sogno bello e occorre provvedere. Ma il tempo passa, magari non ci si intende, i quattro si bardano di abbigliamenti diversi, provano scene che non faranno. E del resto quanto dura un sogno? si dirada assai presto. Roberto Alajmo ci ha fatto un pensierino

2023-05-09T09:16:26+00:009 Maggio 2023|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Norma senza tempo grande successo al teatro Massimo di Palermo

Egle Palazzolo

 Quanto è riconoscibile questa Norma venti secoli dopo! Davvero un pensierino a lei, come affascinante figura di donna, possiamo farcelo davvero. E sarà anche per questo che la rappresentazione dell’opera, in atto, nel nostro teatro Massimo, ottiene indiscusso successo. Certo le componenti tutte, dalla direzione orchestrale alla duplice regia, alle scene, ai costumi, alle luci, come e soprattutto da “il bel canto “che Vincenzo Bellini mise in conto in questa che rimane la sua opera più nota e forse la più lucidamente programmata, sono quelle maggiormente in risalto, ma, invertiamo la marcia e cominciamo dalla protagonista. Come dire: al critico musicale è congeniale più volte,

2023-04-19T10:19:52+00:0019 Aprile 2023|Categorie: Le Recensioni|3 Commenti
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