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Circa Rosalba Bellomare

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Il Re è nudo.

 

ufficio stampa del Teatro Biondo

Egle Palazzolo

Non può distrarsi un re, compier gesti inconsulti, servirsi di un essere più debole, più minuto, se è vivo, se, come lui, respira. Si rischia che possa scaturirne una prigione, proprio la sua. Un beffardo stop al suo potere, ai suoi mille titoli e si ritroverà tra disagi e contorsioni a piangere o ad urlare, a pregare persino e a non ricomporsi mai più. Si ritroverà soprattutto estremamente solo, pur tra le moine o meno, di moglie e figlia e le riverenze dei sudditi che, come i suoi familiari, altro non aspettano da lui che le uova, magiche uova d’oro. Quelle che dolorosamente riesce a

2025-10-22T11:07:58+00:0020 Ottobre 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Mitridate Eupatore al Teatro Massimo di Palermo


ph © rosellina garbo (ufficio stampa Teatro Massimo)

 

Egle Palazzolo

A trecento anni dalla morte di Alessandro Scarlatti -era nato a Palermo nel maggio del 1660- il Teatro Massimo ha celebrato il compositore, da sempre consacrato fra i massimi esponenti della musica barocca e del primo Settecento,  con una scelta rispondente e rigorosa:” Mitridate Eupatore”, opera, la cui storia, ricordata con opportuni riferimenti e indicazioni nel libro di sala, è stata  ridisegnata a misura di un ascolto non riservato nello specifico a un musicologo esperto, in ogni caso messo in conto, ma a quella di un pubblico di intelligente attenzione e curiosità.

Meno di tre ore -erano cinque in versione originale- che

2025-10-09T06:19:42+00:008 Ottobre 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Godibile, graditissima edizione de “Il barbiere di Siviglia” al Teatro Massimo

ph © rosellina garbo Ufficio stampa Teatro Massimo

 

 

Egle Palazzolo

Il pubblico ci sta. Non diciamo che l’opera buffa caschi a puntino in queste nostre giornate ma qualche distrazione non fa male. E se la lirica è una risorsa, sotto molti aspetti la si riguardi e comunque ci si giovi di lei, Rossini fa musica che ci trascina e scelte che riconosciamo. E riscatta, con successo inveterato, i patimenti che pure per il suo barbiere ebbe ad affrontare. 

Giovedì 25 l’ultima rappresentazione e Figaro dismette i suoi pantaloni rosso fuoco appena sfoggiati e aspetta nuove occasioni. Lui c’è e resta abbastanza invariato rispetto al simbolo che ne abbiamo fatto sia sul palcoscenico

2025-09-24T19:52:49+00:0024 Settembre 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

“Poetica della vista e autobiografia :Marie Luise Kaschnitz, Ponte Sant’Angelo [Osservazioni romane]”

Marie Luise Kaschnitz

Margherita Cottone

Ci sono autrici e autori che misteriosamente in Italia restano nel tempo pressoché sconosciuti, nonostante il loro spessore artistico, nonostante godano di fama in patria, dove sono stati insigniti di vari e importanti riconoscimenti. È il destino che è toccato a Marie Luise (von Holwitz-Bertstett) Kaschnitz (1901-1974), scrittrice tedesca vissuta tra il 1901 e il 1974, dunque in quel “secolo breve” teatro di tragici avvenimenti. Lodevole, dunque, da parte della casa editrice Del Vecchio pubblicare uno dei suoi libri più belli, Ponte Sant’Angelo (Osservazioni romane), magnificamente curato e tradotto da Giuliano Lozzi.  La sua lucida introduzione merita un’attenta lettura e induce

2025-06-18T17:42:44+00:0018 Giugno 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

L’Elettra di Roberto Andò al Teatro Greco di Siracusa

Chiara Palazzolo

Italo Calvino definì un classico “un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Sono queste le parole che tornano in mente dopo avere assistito alla rappresentazione di Elettra, diretta da Roberto Andò, andato in scena a Siracusa sino allo scorso 6 giugno e che proseguirà a Pompei dal 10 al 12 luglio.

Come un dardo scagliato da Apollo, la divinità che riconduce Oreste nella patria usurpatagli, la regia sensibile e attenta di Andò ha colto nel segno, offrendo al pubblico un dramma che valorizza e riafferma la forza catartica della tragedia e restituisce alla classicità il ruolo di fonte inesauribile di suggestioni, topoi e archetipi

2025-06-13T06:33:23+00:0013 Giugno 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Salome al teatro Massimo di Palermo

Fotografia ufficio stampa teatro Massimo

Egle Palazzolo

Salome sino all’ultimo, non saprà chi lei sia, né tenterà di farlo. Riconoscerla, identificarla, tocca a chi, con l’opera di Richard Strauss, si trova a misurarsi, tuttora col rischio della costante frontalità tra bene e male e la difficile sua scelta. Ma anche solo dieci minuti dopo o poco più a sipario aperto, un folto pubblico, (120 anni dopo dal felice debutto dell’opera a Desdra) si ritrovi coinvolto con la “Salome” di Richard Strauss in una appassionata, incalzante drammaturgia che riporta, in ogni personaggio, i segni tragici di irrefrenabili desideri, di tragedie fatali.

In atto si registra un successo pieno e convinto per l’edizione

2025-05-23T11:44:35+00:0023 Maggio 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

Sotto le foglie e La gazza ladra Due film, due nonne, due nipoti e un tema universale: l’amore

Rosella Corrado

Due commedie francesi al cinema in questi giorni, Sotto le foglie di Francois Ozon e La gazza ladra di Robert Guediguian. Protagoniste due nonne, interpretate da due splendide attrici, Helene Vincent, ottantenne, in Sotto le foglie, Ariane Ascaride, settantenne, in La gazza ladra. 

Due donne giunte alla terza età con un carico strabordante di vitalità, generose, sensibili, laboriose, forti e decise.  Due nonne innamorate dei loro nipoti adolescenti, per i quali farebbero – e fanno – pazzie. Nella prima parte del film di Ozon, si evidenzia il rapporto esclusivo che la nonna, Michelle, vorrebbe con il nipote, Lucas, invitato a trascorrere le vacanze da solo con lei nella dimora di campagna, in un villaggio della Borgogna, vicino al

2025-05-09T10:29:16+00:008 Maggio 2025|Categorie: Le Recensioni|4 Commenti

L’elisir d’amore, in attuale versione al Teatro Massimo di Palermo.

 


fotografia Rosellina Garbo Ufficio stampa Teatro Massimo

 

Egle Palazzolo

E per l’elisir d’amore, in attuale versione al Teatro Massimo di Palermo, tutto bene. Senza strattoni né capovolgimenti, la nota e amatissima opera di Gaetano Donizetti, torna in tutta gradevolezza all’applauso di un pubblico assai convinto. Le scene di Nicola Rubertelli sono allegre e coloratissime, le luci di Vinicio Cheli di effetto appropriato, ed è sagace e scanzonata, ricca di pretesti e allegorie, la regia di Ruggero Cappuccio. E benvenuti sulla scena giocolieri e acrobati di perfetto inserimento.  Eccellente Il cast della prima serata coni interpreti Desirèe Rancatore, Adina, e Renè Barbera Nemorino, e bravissimi, padroni di scena il Dulcamara di Paolo

2025-04-15T16:29:33+00:0015 Aprile 2025|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti

“Terra matta” al teatro Biondo di Palermo ed il Pirrotta mattatore.

fotografia ufficio stampa teatro Biondo

 

Egle Palazzolo

Non era facile, ma ce l’ha fatta, Vincenzo Pirrotta a fare teatro con “terra matta”. 

Un rischio davvero se, non si è attori come lui e non si vive sul palcoscenico come a casa propria, se non si è appassionati, generosi e, soprattutto, creativi.

Coadiuvato da Lucia Portale, Alessandro Romano, Marcello Montalto cast in dovuta simbiosi con le essenziali musiche rese da Luca Mauceri, Mario Spolidoro, Osvaldo Costabile, può dirsi che Pirrotta abbia trovato la chiave giusta, per portare in scena l’autobiografia (di oltre mille pagine) di Vincenzo Rabito (1899-1981) un contadino siciliano quasi analfabeta che traccia quel suo originale diario- racconto, che è “terra matta”

2025-03-31T15:58:41+00:0031 Marzo 2025|Categorie: Le Recensioni|3 Commenti
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