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“Chiddu c’ha vulutu!”: Diario di un viaggio esistenziale attraverso il Sudamerica ( Parte II)

Laura Verduci

Il deserto di Atacama: conflitti ambientali e sociali sotto una patina magica e dorata

16 maggio 2024, San Pedro di Atacama.

“Mamma sono su Marte, quasi. Paesaggi lunari mi hanno accompagnato dall’aeroporto fino al villaggio di San Pedro di Atacama che in realtà è una oasi. Mi sento quasi il protagonista del libro di Paulo Coelho, giunta nel deserto per circostanze misteriose”.

Questo è il messaggio che ho inviato a mia madre mentre cenavo, la prima sera, in un posto semplice, con personale gentile e clienti vari, tra autoctoni e turisti più o meno sbruffoni.

Non so da dove iniziare, il viaggio è cominciato appena stamattina e sembrano passati cinque giorni per l’irruenza e

2024-08-02T14:06:51+00:0025 Luglio 2024|Categorie: Storie, Uncategorized|0 Commenti

“Chiddu c’ha vulutu!”: Diario di un viaggio esistenziale attraverso il Sudamerica ( Parte I)

Laura Verduci

Mi chiamo Laura, compirò a giugno 45 anni, e un po’ complice la contingenza, il Sudamerica e la necessità di raccontare, ho deciso di raccogliere le mie impressioni dall’emisfero sud. Mi trovo in Cile per completare i miei studi in antropologia, iniziati due anni fa a Venezia alla Ca’ Foscari, quando un nuovo capitolo della mia vita ha iniziato a scriversi sotto i miei occhi increduli.

Non è stato facile trovare un titolo per questo diario  e  per caso, parlando con una mia amica al telefono le ho raccontato di una frase che mia madre mi ha ripetuto spesso e che recita, in siciliano, così: “ha fattu sempri chiddu c’ha vulutu!”

2024-07-01T09:19:59+00:001 Luglio 2024|Categorie: Storie|Tag: , |0 Commenti

Un coworking al femminile

fotografia di redazione

Esiste dal 2012 un luogo nel cuore di Palermo che si chiama neu[nòi] spazio al lavoro.
Il nome è un dialogo tra due lingue diverse, il tedesco e l’italiano. Un termine la cui pronuncia è identica nelle due lingue, ma che, in una indica il nuovo -> neu, nell’altra indica una comunità -> noi. Un invito al miglioramento di noi stessi in un orizzonte di comunità.

neu[nòi] principalmente è un coworking ma non solo. Frequentato da tante donne.

 

 

Rosa Guagliardo

Un posto bello, silenzioso, armonico dove tanti/e giovani e meno giovani lavorano all’interno della corte del palazzo Castrofilippo in via Alloro 64, edificato nel 1700 e restaurato

2024-03-05T15:49:19+00:005 Marzo 2024|Categorie: Storie|0 Commenti

Una sosta al “L’Oasis d’Amour”

Laura Verduci

Quest’articolo vuole far conoscere una piccola realtà lontana che con una sua modalità originale ricrea e sperimenta giorno dopo giorno la comunità terapeutica sognata e realizzata da Franco Basaglia a Trieste.

Siamo in Africa occidentale e più precisamente a Cotonou, capitale economica del Benin, città tristemente nota per la tratta degli schiavi. Nel quartiere popolare di Calavi, la comunità “Oasis d’Amour” –Saint Camille nata dal sogno e dalla determinazione del fondatore Gregoire Ahongbonon, accoglie una trentina di persone che, dopo un percorso di cura, si prepara per il proprio reinserimento nella società. La struttura religiosa è molto grande e al suo interno contiene più plessi: entrando dal cancello principale lo sguardo

2023-11-09T07:33:47+00:009 Novembre 2023|Categorie: Storie|Tag: , , , , |1 Commento

Storie di nuovi femminismi: intervista a Claudia Fauzia

Stefania Savoia

 

 

 

 

Il movimento femminista, come sappiamo, si evolve velocemente cercando di intercettare, soprattutto negli ultimi tempi, molte delle istanze di lotta attuali. Claudia Fauzia, attivista  siciliana ed economista specialista in studi di genere e delle donne, fa parte di questi nuovi e fecondi movimenti femministi che negli ultimi anni, grazie anche ai social si sono fatti ascoltare.

Fauzia si definisce “femminista terrona” e  da qualche anno ha iniziato un interessante percorso  con la sua associazione “Malafimmina”. Una comunità ricca e attiva che si propone di creare “una forte identità femminista siciliana e di far luce sulla questione meridionale e sulle sue implicazioni” e che vuole essere “un hub di iniziative transfemministe meridionali,

Storie da non dimenticare: Francesca Morvillo 1945-1992 (raccontata da Gilda Terranova)

di Stefania Savoia

Raccontare le storie che fanno poco rumore, a Palermo, è strano. Parlare di quegli anni poi e riuscire a cogliere la forza di gesti netti, seri e capire il garbo del rigore, è cosa da pochi. Il libro di Gilda Terranova, Maggio a Palermo, edito da Einaudi ragazzi, non è solo un atto dovuto, a dispetto di una delle tante spesso vane celebrazioni alla memoria ma è un omaggio sincero ad una donna importante per la storia del nostro paese. La storia di Francesca Morvillo che Terranova racconta, spiega perché nel mainstream, questa vita si perda. Era un’epoca senza social, con giornali che uscivano due volte al giorno e in cui la Sicilia pagava il prezzo altissimo

2022-10-20T19:36:35+00:0020 Ottobre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

La bellezza salverà il mondo. Ma quale bellezza? La protesta di Sally Alexander

Antonella Salzano

Si è da poco conclusa la 79 a edizione del Festival del Cinema di Venezia, tenutasi al Lido dal 31 agosto al 10 settembre. Nel 2022, quando ci si perde qualcosa, ciò che viene spontaneo fare altro non è che una ricerca online. E così, scorrendo i risultati sui motori di ricerca o il feed dei social network, alla voce – pardon, hashtag – #festivaldelcinemadivenezia difficilmente ci si imbatte nel vincitore del Leone d’Oro (per inciso, il documentario All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras), mentre è arduo sottrarsi alla schiena nuda di Timothée Chalamet, all’anello di diamanti maldestramente smarrito nel Canale dalla influencer ed ex corteggiatrice di Uomini e Donne, Angela Caloisi, o a quello

2022-09-18T15:02:19+00:0013 Settembre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

Storie da non dimenticare: Clara Campoamor Rodríguez (1888-1972)

Stefania Savoia

La seconda repubblica spagnola nasce nel 1931 come una delle proposte democratiche più interessanti di tutta l’Europa, soprattutto riguardo ai diritti delle donne. Con la fine della dittatura di Primo de Rivera, la Spagna elegge nel 1931 un parlamento repubblicano con delle figure femminili di grande rilevanza che saranno coinvolte nella stesura della Costituzione. Clara Campoamor, giurista e deputata per il partito radicale, fa della lotta per il diritto al voto delle donne la sua battaglia più grande ed entrando in contatto con altre intellettuali europee, si rende portavoce di temi rilevanti come l’aborto, il divorzio e lo sfruttamento della prostituzione. In occasione di quelle prime elezioni democratiche si mostra evidente una grande questione: le donne erano eleggibili

2022-09-05T19:26:09+00:002 Settembre 2022|Categorie: Storie|0 Commenti

L’ultimo degli dei

Luisa Stella

Un singolare e graffiante dialogo teatrale, in cui una donna ribalta le idee consuete sul culto di Priapo

PERSONAGGI: una donna d’età indefinibile / un uomo sulla cinquantina

In un’isola del Mediterraneo. Scena: due sedie. Luce giallo-rossastra di un caldo pomeriggio.
L’uomo e la donna sono seduti, leggermente di sbieco, in modo da potersi guardare. Lei indossa un vestito di tela grezza, stretto in vita da una corda; lui pantaloni larghi e un’ampia camicia.

DONNA (guardando nel suo orologio da polso) Credo sia meglio finirla qui, c’è il rischio ch’io mi dilunghi. Per due motivi almeno: uno, perché non avendo mai parlato a nessuno del mio attaccamento a Priapo, e in genere parlando poco d’ogni cosa, non faccio che ingarbugliarmi e poi

2022-09-02T12:59:59+00:0025 Agosto 2022|Categorie: Storie|0 Commenti
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