fotografia di redazione

Esiste dal 2012 un luogo nel cuore di Palermo che si chiama neu[nòi] spazio al lavoro.
Il nome è un dialogo tra due lingue diverse, il tedesco e l’italiano. Un termine la cui pronuncia è identica nelle due lingue, ma che, in una indica il nuovo -> neu, nell’altra indica una comunità -> noi. Un invito al miglioramento di noi stessi in un orizzonte di comunità.

neu[nòi] principalmente è un coworking ma non solo. Frequentato da tante donne.

 

 

Rosa Guagliardo

Un posto bello, silenzioso, armonico dove tanti/e giovani e meno giovani lavorano all’interno della corte del palazzo Castrofilippo in via Alloro 64, edificato nel 1700 e restaurato recentemente.
Un luogo in cui imparare e confrontarsi in vista di un benessere collettivo dove si promuove l’innovazione, un originale modo di lavorare nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile.
Un luogo dove si condividono spazi, oggetti, saperi ed esperienze.
Un luogo dove si usano stoviglie lavabili, si contribuisce all’economia circolare e si consuma prevalentemente cibo locale.
Un luogo dove si condividono momenti di convivialità.
Un luogo dove si impara insieme dentro una relazione tra persone con un diverso bagaglio culturale.
Un luogo dove si intrecciano relazioni umane e lavoro.
Un luogo, un coworking che ha l’ambizione di trasferire i propri modelli partecipativi e collaborativi alla città tutta perché ogni luogo può essere un’occasione per ripensare la vità di una comunità.
Le donne di neu[nòi]
Un luogo, dicevo, frequentato da tante donne.

Proprio di loro, della loro capacità di inventare nuovi lavori, di investire su se stesse, voglio parlare.
Anzi, lo faranno loro stesse.

Ad una ad una.

Lei è Luisa

“Mi sono laureata in Progettazione e gestione di attività culturali a Modena e sono dal 2014 la Presidente di Sguardi Urbani, associazione impegnata nello studio del territorio e nella facilitazione di processi di sviluppo territoriale. Da sempre la mia missione è stata accompagnare persone e organizzazioni in percorsi decisionali volti a migliorare la gestione di politiche e beni pubblici.
Negli anni, il mio lavoro ha assunto forme e sfumature diverse, declinandosi principalmente in attività di: ricerca in ambito sociale di contesti sia urbani che sociali, organizzazione e facilitazione di processi partecipativi, educazione non formale rivolta ai giovani, valutazione dell’impatto di progetti in ambito sociale.
Lavorare all’interno del coworking mi ha permesso di relazionarmi con persone di diversa provenienza e con differenti esperienze, fonte di ispirazione per nuovi progetti e percorsi di conoscenza. Nella comunità del coworking trovo da sempre supporto, condivisione e spazi di rielaborazione, ingredienti indispensabili per portare avanti al meglio il mio lavoro.”

 


Lei è Miriam

“Sono una libera professionista, che lavora come fumettista e illustratrice per l’infanzia. Ho terminato gli studi alla Scuola del fumetto e successivamente ho iniziato a lavorare nel campo dell’editoria estera, con i fumetti francesi, per poi iniziare collaborazioni con case editrici italiane come Disney, Rizzoli, Giunti, ELI, la Spiga. Negli anni, ho iniziato anche a collaborare con la Scuola del fumetto come docente di composizione dell’illustrazione e fumetto storico. Attualmente, sono autrice grafica della collana francese “Eugénie et les Mystères de Paris” scritto da Eric Summer ed edito da Glénat bd.
Per me, neu[nòi] è stato un luogo importante nel periodo storico delicato post pandemia. Ho trovato un posto per non lavorare a casa, alienandosi: un luogo pieno di vita e calore, dove negli anni il piacere di condivisione ha creato un clima familiare.”

 

Lei è Martina

“Sono un’attrice siciliana La mia carriera artistica è iniziata a Bologna, grazie alla scuola di teatro Alessandra Galante Garrone. Dopo la laurea al Dams di Bologna, mi sono trasferita a Palermo per seguire la regista Emma Dante e frequentare la scuola dei Mestieri e dello Spettacolo del Teatro Biondo la lei diretta.
Il mio è un teatro che parte dal corpo e che poi approda alla parola. Una ricerca artistica in cui l’attore è un performer che prima di tutto è carne viva, pulsante che agisce spinto da una necessità profonda, prima attraverso il movimento e poi con la voce.
Alla carriera di attrice affianco quella di insegnante di teatro e studio anche per diventare logopedista.
Mi occupo di laboratori teatrali e tecnica vocale rivolti a bambini e adolescenti all’interno dei progetti PCTO e PON nelle scuole di ogni ordine e grado.
Insegno loro la bellezza e la potenza del gruppo perché il teatro non crea separazioni, ma unisce e pone tutti sullo stesso livello. Il “mio teatro” è un mondo accessibile a chiunque, nel quale ognuno trova il suo posto. La creatività non conosce discriminazioni o impedimenti, è libera ed è dominio di tutti. Il teatro è un gioco, ma è un gioco molto serio.
Insegno a giocare seriamente!”

 

Lei è Lucrezia

 

“Sono laureata in Scienze Statistiche ed Economiche.
Ho svolto diversi lavori: ho gestito un negozio di informatica, sono stata un’operatrice sociale per la onlus “Il villaggio delle Idee” all’interno della quale mi occupavo di progetti educativi in partenariato con le scuole.
Al momento, gestisco una casa vacanze e sono la responsabile amministrativa di un ente non profit.
Inoltre, aiuto due associazioni, Sguardi Urbani e neu [nòi], sul piano amministrativo e contabile perché hanno un orizzonte di valori che condivido e sono orientate verso il sociale.
Mi interessano i processi e mi piace dare il mio contributo per ottimizzarli.
Sono anche appassionata ai giochi di società e trovo che giocare sia una cosa veramente seria.
Sono anche una mamma felice.”

 


Lei è Serena

“neu[nòi] per me è stato il primo posto in cui ho iniziato a lavorare.
E qui mi sono ritrovata come donna e professionista.
I progetti più significativi a cui ho lavorato hanno preso forma, condividendo sguardi e idee con i miei e le mie colleghe diventati/e poi amiche e amici.
Il mio ambito di lavoro è la progettazione culturale: coordino tre festival a Palermo (Una Marina di Libri, il Festival delle Letterature Migranti e il Sole Luna Doc Film Festival), oltre a occuparmi di editoria e formazione.
neu[nòi] non è solo un luogo dove si lavora, ma un vero e proprio spazio dove tutte le idee diventano possibili.”

 

Lei è Giulia

 

“Io lavoro come ufficio stampa ed eventi per un grande gruppo editoriale con sede a Milano: nello specifico, mi occupo di letteratura per bambini e ragazzi, un ambito molto ricco di contenuti vari e costantemente stimolanti. Ho vissuto per 13 anni a Milano, tra percorso universitario e carriera lavorativa sempre nell’ambito dell’editoria per ragazzi, fino a quando, dopo la pandemia, ho deciso di tornare a vivere a Palermo, la mia città.
La decisione di un ritorno è stata dettata non solo da felicità personale, ma anche dal desiderio di volere portare e sviluppare qualcosa di buono e di positivo in una città che è dotata di enormi potenzialità, ricchezza culturale e spunti creativi che, però, spesso restano sconosciuti ai palermitani stessi.
In neu[nòi] ho trovato un luogo che racchiude tutto questo, ma non solo: è un posto fatto di belle persone che hanno bellissimi mondi alle loro spalle e sono sempre pronti a condividerli e a metterli a servizio degli altri. Non solo un posto dove si lavora benissimo, ma un vero centro culturale che ti nutre in tutti i sensi (grazie anche agli squisiti piatti di Rosa) dove lo scambio di idee è all’ordine del giorno.”

 

Lei è Alexandra

“Mi sono rivolta allo spazio co-working per poter lavorare sulla scrittura della mia prima monografia come ricercatrice in antropologia. I temi su cui lavoro da anni e che ancora mi affascinano molto sono legati alle migrazioni contemporanee e del passato, con un particolare focus sul Mediterraneo. Avendo sviluppato una professionalità ibrida e multidisciplinare, attingo da pratiche e conoscenze proprie dell’antropologia visuale, delle arti partecipate e dell’educazione attiva. Ho condotto ricerche in Italia, Marocco, Francia e Egitto utilizzando il documentario, l’animazione, la fotografia, il teatro e lo storytelling in modo collaborativo.
Sul finire del periodo pandemico sono venuta dalla Grecia a vivere a Palermo con la mia famiglia composta da Gabriele, il mio compagno, e tre bambini: Nefeli (10 anni), Levante (9 anni), Maximos (5 anni). Oltre a fare la mamma e a scrivere, attualmente insegno antropologia visuale a Manchester e sto realizzando due documentari, come co-regista e direttrice della fotografia. Dovendo viaggiare molto spesso per lavoro, il fatto di far parte di neu[nòi] rappresenta per me una sorta d’ancoraggio a Palermo: un porto aperto al mondo dove è possibile conoscere tante persone di passaggio e creare legami duraturi con chi resta.”

 

Lei è Flavia

 

“Il giorno che nel 2021 ho preso il telefono e chiamato per chiedere informazioni sullo spazio di coworking non avrei mai potuto immaginare il ruolo che avrebbe giocato nella mia nuova porzione di vita.
Ho studiato cooperazione allo sviluppo e relazioni internazionali tra Palermo e Bologna e da quel momento non mi sono più fermata. Negli ultimi quindici anni ho vissuto e lavorato nell’ambito del no-profit in Spagna, in Messico, in Irlanda, in Nepal, in Francia e in Austria.
Oggi lavoro da remoto per un’organizzazione internazionale austriaca che si chiama Light for the World. Coordino un progetto che promuove la salute oculare dei bambini in quattro paesi dell’Africa Subsahariana e nel resto del tempo faccio la mamma.”
neu [nòi] ha saputo coccolarmi come solo i siciliani sanno fare e contemporaneamente mi ha permesso di continuare a respirare un’aria internazionale. Avere ‘colleghi’ che nella vita si occupano di temi completamente diversi allarga gli orizzonti e permette di osservare il mondo con sguardo nuovo.”

 

Lei è Rafaela

“Era da tanto che sentivo parlare di questo spazio, delle sue attività e soprattutto delle sinergie che si creavano, uno spazio di relazioni che non si limitava ai muri del coworking. Ho iniziato a frequentare il coworking al suo esterno attraverso delle relazioni e interazioni di carattere socioculturale e alla fine anche dall’esterno ero già “dentro”.
Io sono una ricercatrice, sociologa, esperta soprattutto sui temi della migrazione, genere e violenza.
Sono una palermitana nata in Portogallo, alle Azzorre, e mi sono innamorata di questa città, della sua bellezza e delle persone.
Penso che il coworking sia una piccola Palermo, ma senza difetti: ha le relazioni, la luce e la bellezza di Palermo con un’impostazione nordica del lavoro… Eh lo so, sembra quasi utopico…”

 

E infine, Io sono Rosa

Dal 2022 ho iniziato a partecipare alle diverse iniziative di neu[nòi]: il coworking (due-tre giorni alla settimana esco da casa e lavoro nella mia postazione: seguo le dirette delle sedute del Consiglio Comunale di Palermo, studio, faccio ricerche, leggo, prendo lezioni sull’uso del pc, del web e su alcuni programmi, accolgo nelle salette riservate ragazze e ragazzi, stranieri/e o in situazioni di disagio in una sorta di sportello didattico gratuito), il book club (un gruppo aperto sceglie un libro da leggere e con frequenza mensile, si incontra per discuterne e condividere opinioni e impressioni), i Mercoledù (incontri mensili dove un esperto o l’appassionato di un tema coinvolge gli altri e le altre in una discussione libera e circolare), le dirette del giovedì per la radio web “Underground Italia” condotte da Michelangelo Pavia e altri/e di neu[nòi] dove si raccontano le attività del coworking, della città, della Sicilia e si ascolta buona musica che non viene trasmessa o poco trasmessa dalle altre radio. Fa parte, insieme a Booq della rete di condivisione Zero Attrezzi.
Neu[nòi] è anche un luogo dove posso continuare a fare “politica” attraverso il gruppo PIU (Partecipazione, Innovazione, Uguaglianza) che nasce in qualche modo all’interno del coworking, ma è composto anche da persone che non fanno parte di neu[nòi] e che non coincide con neu[nòi].
Un gruppo dove non si respirano ideologismi asfissianti e limitanti, dove si dialoga con tutti/e, dove sono ammessi/e tutti e tutte coloro che vogliono studiare temi importanti per la comunità palermitana e che vogliono avanzare proposte alle amministrazioni e alla comunità.
Dapprima timidamente, adesso in modo più consapevole, frequento questo luogo che mi permette di non sentirmi in pensione dal lavoro, di non frequentare solo persone adulte che spesso mi trasmettono senso di sconfitta o atmosfere nostalgiche e di sentirmi ancora e utilmente per me e per altri/e, dentro una dimensione comunitaria.

Le iniziative e i progetti per le donne
L’Associazione neu[nòi] promuove, facilita e organizza anche iniziative e progetti rivolti alle donne.
Uno tra questi è il progetto WOW – Working Woman. Un progetto che ha lo scopo di raggiungere e formare donne inoccupate da coinvolgere in un percorso lavorativo di auto impresa all’interno degli spazi del coworking con l’obiettivo anche di comunicare alla città le ricadute sociali del lavoro femminile, il ruolo del lavoro nell’autodeterminazione delle donne, rifacendosi anche al famoso motto femminista “ il personale è politico”.
Negli anni, abbiamo organizzato molti incontri formativi sui temi della violenza di genere, della parità di genere e ci siamo occupati di linguaggio inclusivo. Per Palermo abbiamo organizzato e facilitato l’evento partecipativo “La città delle donne”.

neu[nòi], oltre alle attività di coworking, può ospitare riunioni, meeting, sessioni di lavoro, corsi di diverso genere.