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COSI’ E’ (SE SI OTTIENE L’AUDIENCE)

La commedia dell’enigmatico trio familiare, considerata il manifesto del relativismo pirandelliano, conserva fascino, interesse e grande attualità

 Rosella Corrado

 Il Così è (se vi pare), visto al Teatro Biondo per la regia di Luca De Fusco, conferma che ad oltre un secolo dalla sua prima apparizione la commedia dell’enigmatico trio familiare, considerata il manifesto del relativismo pirandelliano, conserva fascino, interesse e grande attualità. 

La regia di De Fusco, che si avvale di un notevole cast di attori tutti apprezzabili e convincenti, si ispira al saggio di Giovanni Macchia “Pirandello o la stanza della tortura” rimarcando la crudeltà dei gretti provinciali spettatori di un dramma intimo che essi con morbosa curiosità intendono ad ogni costo scoprire. L’allestimento scenico – con le poltroncine

2023-05-24T10:26:47+00:0024 Maggio 2023|Categorie: Le Recensioni|3 Commenti

L’improbabile lezione di Liù

 

Fotografia – Wikipedia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Egle Palazzolo 

Vorrei chiedermi in quanti siamo, tuttora, a voler evitare un “faccia a faccia” con Liù, la schiava, paga per sempre dell’unico sorriso di un padrone segretamente amato, ancella fedele al padre di lui, il re tartaro ormai vecchio e claudicante, pronta in ogni momento a sorvegliarli e soccorrerli. Non ho risposta, ma credo che ogni volta che ci imbattiamo nella sua grande lezione di amore, di coraggio, di dignità, di sacrificio, ci ritroviamo ad ammettere che se Liù è raro esempio, se scaturisce intatta da un antico testo di Carlo Gozzi, se fa da specchio rovesciato alla inflessibile Turandot, assai conta preservarla.

E’  sempre un dono per

2024-09-23T14:52:36+00:0023 Settembre 2024|Categorie: Le Recensioni|1 Commento

Una serie indimenticabile “Bulky Minister and Seductive Blonde”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rosalba Bellomare

Il caldo ci opprime, la siccità in Sicilia non è più controllabile come gli incarichi per i manager alla Sanità, piaghe non problemi, di un certo modo di governare, e nel frattempo si affaccia il ministro Urso, siciliano, ministro del “made in Italy”, che vuol dire il vuoto più totale, viene a Palermo per inaugurare la casa del “made in Italy”,  certo ci mancava a Palermo, in questi giorni è bastata la pubblicazione di un bando del Comune per 800 posti di lavoro in servizi di tipo ausiliario ed è andato in tilt l’ufficio per l’impiego. Una casa che a detta del ministro “svolgerà una funzione decisiva, sia per quanto

2024-09-08T15:29:25+00:008 Settembre 2024|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

“Un brutto incantesimo” Alessandra Bocchetti: “Meloni ha reso la politica femminile”

Rosalba Bellomare


fotografia archivio Mezzocielo

 

 

Non volevo credere ai miei occhi quando stamattina una mia conoscenza sui social pubblicava la pagina de Il Foglio “Donne per Giorgia”, l’intervista ad Alessandra Bocchetti in cui annunciava con soddisfazione: “Ma quale fascista! Meloni ha reso la politica femminile”. Sì, ripeto, non volevo crederci, volevo capire perché proprio lei femminista storica del nostro Paese arrivasse oggi a credere che la politica del Presidente del Consiglio ha reso la politica femminile.
Leggendo l’intervista il mio pensiero andava alle grandi madri del ‘900, a Letizia Battaglia e Simona Mafai maestre nel condurmi a guardare il mondo da un altro punto di vista, da donna e militante dei diritti

2024-09-02T15:03:12+00:002 Settembre 2024|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

“FREE AFGHAN WOMEN”, un grido dal silenzio

fotografia www.lapresse.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beatrice Agnello

Concluse le Olimpiadi, tirando un respiro di sollievo perché nessun atto terroristico le ha funestate e per noi anche con la gioia della bella vittoria nella pallavolo femminile delle italiane di ogni colore – una squadra che è un manifesto a favore dello ius soli, del di più che chi è originario di altri luoghi del mondo ci porta, dell’inclusione – bisogna però registrare un’orribile e incomprensibile esclusione di chi nel mondo già soffre l’esclusione più radicale. L’atleta afghana Manizha Talash è stata squalificata per aver indossato, dopo la sua prestazione nella break dance, una sciarpa con la scritta “FREE AFGHAN WOMEN”. 

La squalifica è scattata sulla base del

2024-08-13T15:04:31+00:0013 Agosto 2024|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

“Chiddu c’ha vulutu!”: Diario di un viaggio esistenziale attraverso il Sudamerica ( Parte II)

Laura Verduci

Il deserto di Atacama: conflitti ambientali e sociali sotto una patina magica e dorata

16 maggio 2024, San Pedro di Atacama.

“Mamma sono su Marte, quasi. Paesaggi lunari mi hanno accompagnato dall’aeroporto fino al villaggio di San Pedro di Atacama che in realtà è una oasi. Mi sento quasi il protagonista del libro di Paulo Coelho, giunta nel deserto per circostanze misteriose”.

Questo è il messaggio che ho inviato a mia madre mentre cenavo, la prima sera, in un posto semplice, con personale gentile e clienti vari, tra autoctoni e turisti più o meno sbruffoni.

Non so da dove iniziare, il viaggio è cominciato appena stamattina e sembrano passati cinque giorni per l’irruenza e

2024-08-02T14:06:51+00:0025 Luglio 2024|Categorie: Storie, Uncategorized|0 Commenti

Danilo Dolci – 100 anni dalla nascita

 


fotografia Antimafiaduemila.com

Barbara G. Sorge

Ho incontrato per la prima volta Danilo Dolci attraverso il suo libro: “Comunicare legge della vita” * era in mezzo a tanti libri, nell’abitazione di Marta Cimino una delle promotrici e fondatrici di quello che è passato alla storia come il “Comitato dei lenzuoli”; oltre il titolo richiamò la mia attenzione la copertina disegnata da Munari, solo due colori che intersecandosi davano vita ad un terzo nuovo colore. Comunicare per Danilo Dolci, infatti, come suggerisce l’etimo della parola (cum munus), significa mettere in comune i doni, condividere le proprie riflessioni, ascoltarsi reciprocamente creando intrecci affinché si possa avere non solo una visione più complessa ma generativa

2024-07-15T15:08:09+00:0015 Luglio 2024|Categorie: Il nostro presente|3 Commenti

Presentata la nuova stagione 2024- 2025 del Teatro Massimo

 

TULLIO PUGLIA//GETTY IMAGE

 

 

Egle Palazzolo

Come dire “la grande bellezza” come dire teatro, arte, uniche frontalità possibili e in qualche modo vincenti sulle brutture della vita. Ha così ricordato, in apertura della conferenza stampa per la presentazione ufficiale di quanto ci attende al teatro Massimo per la stagione 2024/2025, il sovrintendente Marco Betta. Accanto a lui, il Sindaco della nostra città Roberto Lagalla nel ruolo di presidente della Fondazione, Alessandro Di Gloria, responsabile della programmazione, Jean Sebastien Colau, direttore del corpo di ballo, Ettore Artioli, di recente nominato direttore esecutivo del Teatro Massimo e Giampiero Cannella assessore alla cultura del Comune di Palermo e ora anche suo vicesindaco. Marco Betta ha poi in sintesi

2024-07-06T15:26:31+00:006 Luglio 2024|Categorie: Le Recensioni|0 Commenti
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