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HOMERosalba Bellomare2024-01-29T11:47:29+00:00

Fotografia di Lorella Aiosa – Immagine gentilmente concessa dall’autrice

Migrant writers

Stefania Savoia2024-03-22T11:13:48+00:0022 Marzo 2024|Il nostro presente|

Deborah Pirrera

Foto di Marta Passalacqua

Seguendo i fatti di cronaca

GREEN BORDER Il film di A. Holland ci parla di “Confini” territoriali e non solo

Rosalba Bellomare2024-02-25T17:24:27+00:0015 Febbraio 2024|Le Recensioni|

fotografia di redazione

“Viviamo in un mondo in cui sono necessari grande immaginazione e coraggio per affrontare tutte le sfide dei nostri tempi. La

Mujer, feministes i rebeles !

Stefania Savoia2024-02-07T18:11:51+00:007 Febbraio 2024|Il nostro presente|

Deborah Pirrera

A Barcellona, in una stradina secondaria che costeggia il centro affollato, c’è un murales. Le vie sono gremite di gente in festa, negozi

Eros dov’è, Eros perché.

Stefania Savoia2024-03-09T19:01:33+00:0028 Gennaio 2024|Il nostro presente|

fotografia Vittoria Marsala

Vittoria Marsala

In geometria si chiamano movimenti rigidi le trasformazioni che non alterano la forma e l’estensione di una figura. Due figure geometriche

Nozze di sangue al Teatro Biondo di Palermo

Rosalba Bellomare2024-01-15T13:29:53+00:0015 Gennaio 2024|Le Recensioni|

Fotografia Antonio Parrinello

Egle Palazzolo

Solo settanta minuti di spettacolo e, all’insegna di uno dei più noti testi di Garcia Lorca, al teatro Biondo, un pubblico

I disegni presenti sul sito sono opere di Rita Casdia

Scrivere non è facile, ho sempre preferito le immagini alle parole, ma è necessario farlo per dedicare un pensiero di ringraziamento alle donne che fanno parte di Mezzocielo e alle donne che non hanno voce e che qui trovino un posto dove è possibile esprimersi ed essere ascoltate. Questa è l’ambizione di chi desidera amare.

Rita Casdia

Grigio Infernale

Stefania Savoia2023-11-28T13:40:10+00:0028 Novembre 2023|Il nostro presente|

Daria D’Angelo

Io sono ebrea. No, palestinese. O forse, russa o ucraina, o siriana, o afgana. Sono europea? Americana? Africana? Ho la pelle giallognola e gli occhi a mandorla? Non lo so più

Una sosta al “L’Oasis d’Amour”

Stefania Savoia2023-11-09T07:33:47+00:009 Novembre 2023|Storie|

Laura Verduci

Quest’articolo vuole far conoscere una piccola realtà lontana che con una sua modalità originale ricrea e sperimenta giorno dopo giorno la comunità terapeutica

Per la vita, contro le vendette

Stefania Savoia2023-11-04T09:58:44+00:004 Novembre 2023|Il nostro presente|

Su quel che accade in Israele e Palestina

Beatrice Agnello

Si dà per scontato che, finché c’è la guerra, non si possa sostituire Netanyahu. Non lo credo affatto, Netanyahu è il peggior

Storie di nuovi femminismi: intervista a Claudia Fauzia

Stefania Savoia2023-10-31T13:44:24+00:0031 Ottobre 2023|Storie|

Stefania Savoia

Il movimento femminista, come sappiamo, si evolve velocemente cercando di intercettare, soprattutto negli ultimi tempi, molte delle istanze di lotta attuali. Claudia Fauzia,

Per Lia, non riconosciuta vittima della mafia
Vittima due volte Lia Pipitone, di mafia e per mafia, a soli 25 anni, per volere di un sistema cieco e violento, spietato dinanzi allo “sgarro” di una figlia colpevole del desiderio di una vita diversa, di sue scelte, negli studi, come nell’amore, di un posto degno in una società che, si aspettava, avrebbe potuto darle lo spazio che la ferocia del “padre padrone” e boss e del suo clan stavano per sbarrarle. Il 1983 l’anno della sua uccisione. Poco prima che Berlinguer – era il tempo suo – indicasse pubblicamente l’importanza della rivoluzione femminile, aprendo la speranza che anche nella vita politica, nei partiti, specie in quelli ritenuti più affini, questa rivoluzione fosse riconosciuta e difesa. Si trattava di ciò che le donne stavano con ogni sacrificio, ma con instancabile fermezza, portando avanti, il diritto a una sostanziale e paritaria presenza della donna come “persona”. E Lia Pipitone intanto pagava con la vita la sua coscienza di donna, la sua ansia di libertà, il tentativo di ribellarsi alla violenza, al sopruso, alla ingiustizia che, dentro e fuori casa, la serravano e la segnavano. Certamente una targa non basta per lei e per altre donne il cui destino è stato simile. Ma è qualcosa di dovuto e che, anche se tardiva rispetto al suo sacrificio, ne rifà memoria. Il Coordinamento Libera Palermo ne appone una “temporanea”, di attesa dunque, che renda, ove possibile, giusta memoria a lei e alle molte vittime non note, la cui morte non sembra neppure abbia provocato dolore. Ma, nel frattempo, la Regione non ha riconosciuto in Lia Pipitone una “vittima di mafia” rifiutando al figlio, ormai uomo e del tutto fuori dalla “famiglia”, i benefici previsti per chi tale viene definito. Un segnale in direzione opposta rispetto alla targa, alla solidarietà e al ricordo di lei. ”

E.P.

Il Diario dell’Apocalisse: Stati d'animo, accadimenti, letture, riflessioni, domande, la necessità della scrittura. Una giovane donna al passaggio della sua "linea d'ombra", in bilico fra le scelte che bisogna compiere per trovare una posizione in cui situarsi nel mondo e diventare pienamente se stessi. In questo diario, che inizia nei primi giorni della pandemia e continua fino ad ora, "apocalisse" ha il suo doppio significato di rivelazione e di cataclisma. Fra le rivelazioni, io credo che troverete anche quella di un talento narrativo.
(B. A.)

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Fotografia di Lorella Aiosa – Immagine gentilmente concessa dall’autrice

Fotografia Antonio Parrinello

Rita Casdia

Cunto e disegni per Santa Rosalia di Anna Cottone – Voce narrante, Rori Quattrocchi