Rosalba

Circa Rosalba Bellomare

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Finora Rosalba Bellomare ha creato 163 post nel blog.

Donne, vino, impresa e Maria da non dimenticare

 

 

Egle Palazzolo

Sotto un certo aspetto potremmo chiamarla un’altra faccia ancora del femminismo. Che vuol dire prendere in mano le situazioni, programmarsi, lavorare e battersi anche su un terreno prevalentemente maschile per ottenere risultati evidenti con quel tanto di diversamente positivo che è della donna. Né lotta né spallate ma la voglia di misurarsi con il mondo intorno perché nulla è immobile o scontato.

Per molti aspetti ne dà esempio “l’Associazione le donne del vino” che invitate dal Lyons club Palermo dei Vespri, dalla Inner Wheel di Qarinis e dall’Associazione Volo, hanno, nelle scorse settimane, incontrato un folto pubblico al villino Florio all’Olivuzza. Una presentazione di vita e lavoro comune, un racconto vivace

2023-10-17T16:49:15+00:0017 Ottobre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Essere insieme al posto giusto e fuori posto. Da Messina a Palermo contro la violenza sessuale

 

Caterina Pastura

A Palermo vado insieme a una carissima amica di lungo corso, Amina, e a una ventina di donne (ma c’è anche qualche uomo tra noi) che in gran parte conosco solo di vista, con il piccolo bus organizzato dalle ragazze di Non Una Di Meno. Eccola lì, la lingua coi suoi lampi, coi suoi segnali d’allarme, la lingua che non perdona il tempo: ho scritto ‘ragazze’, laddove fino a qualche anno fa, nello stesso contesto, avrei pensato, detto, scritto con gran disinvoltura, precisando il campo d’azione e d’intenzione, compagne. E già mi sento di fronte al tribunale delle grammatiche più o meno di genere e più o meno corrette: 1) non

2023-09-28T15:30:04+00:0028 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Care ragazze, ci riproviamo?

 

 

Rosalba Bellomare

 

Le donne dell’Associazione “Non una di meno Palermo” ci riprovano, dopo la prima manifestazione promossa per il caso di violenza, aberrante e mostruosa, accaduta il 7 luglio scorso a Palermo sul corpo di una giovane donna, sabato 9 settembre le ragazze, agguerrite più che mai hanno riconvocato una manifestazione regionale, escludendo qualsiasi forma di riconoscimento d’identità politica e/o sindacale.

Convocazione tra piazza Pretoria e piazza Bellini, concentrate tra le statue di una fontana un tempo tra i simboli della rinascita culturale della città, oggi leggiamo dalle cronache palermitane che l’acqua ha preso il colore verde marcio per mancanza di manutenzione, non è un dettaglio di poco conto se pensiamo che la

2023-09-11T14:55:37+00:0011 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente, Uncategorized|0 Commenti

Anche dopo.

 

Augusto Cavadi

 

Anche dopo l’ennesima violazione brutale del corpoanima di una donna si sono realizzate a Palermo delle iniziative di mobilitazione e di protesta. Tra queste un corteo (conclusosi con un concerto e un dibattito a Foro Italico), promosso da Ismaele Lavardera nel ruolo istituzionale di vice-presidente della Commissione regionale antimafia, contrassegnato da una caratteristica: destinatari specifici, anche se ovviamente non esclusivi, dell’invito alla partecipazione gli uomini. I maschi. I rappresentanti di quel genere che è il soggetto criminale di ogni molestia, di ogni stupro, di ogni femminicidio. 

Queste manifestazioni, specie se gestite – come in questo caso – senza volgari tentativi di strumentalizzazione partitica, sono certamente meglio di niente. E, anzi,

2023-09-07T14:30:24+00:007 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

Gli infami luoghi dello stupro

 

Bianca Stancanelli

Agli italiani piace specchiarsi nello sguardo dei media stranieri. È l’indizio di un’identità debole, mai del tutto definita, fin da quel “fatta l’Italia, dobbiamo fare gli italiani” che passò a lungo come il motto del dopo-Unità e non si sa neppure se mai sia stato pronunciato e da chi. L’ultimo specchio ce l’ha offerto il New York Times, con una lunga corrispondenza da Caivano, firmata da Gaia Pianigiani, che racconta «a summer of horrific crimes» che «has put a new focus on the country’s attitudes toward women» (un’estate di crimini orrendi che ha suscitato una nuova attenzione sul modo in cui il paese tratta le donne).

Nell’edizione on line il pezzo

2023-09-07T15:22:08+00:007 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

STUPRO

 

Beatrice Agnello

 

Sono rimasta senza parole davanti agli stupri di Palermo e Caivano, massacri di ragazze e bambine senza difesa. Non sono atrocità nuove, ma sono sempre più frequenti e non hanno a che fare solo con antiche brutalità.

Ma sono senza parole anche di fronte alle reazioni che sono seguite, da parte di persone che riteniamo antitetiche alla cultura della violenza. Voglia di giustizia sommaria, di legge del taglione, di rappresaglie con torture analoghe a quelle subite dalle vittime. Chiedono la castrazione anche persone che in genere reclamano il politically correct e alcune celebrità amate a sinistra: una richiesta che una nota regista definisce “provocatoria”, non accorgendosi neppure che la “provocazione”, sebbene

2023-09-06T14:01:42+00:006 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente|2 Commenti

Stupro: una lunga brutta storia

 

 

Egle Palazzolo

 

 

 

L’uomo, nello stupro ha, probabilmente, la sensazione di misurare il suo aberrante trionfo: la sua forza fisica, la sua sopraffazione violenta ed estrema sulla donna, la sua voglia marcia, rimasta forse l’unica possibile, di assoggettarla, il crimine che gli va di commettere e che ritiene possa sfuggire alle maglie di una adeguata punizione come spesso sinora è avvenuto. La storia dello stupro degli stupri è antica, lunga ed ignobile.

Nell’arco del vivere comune, tuttavia, viene accantonata, dimenticata, equivocata. Come fosse causa di eventi e relazioni, espressioni sociali, ghetti di infamie e immoralità estreme che individualmente non ci toccano. Disattenzione, superficialità assuefazione?

Come continuiamo a omettere ogni doverosa presa di coscienza.

2023-09-05T15:18:01+00:005 Settembre 2023|Categorie: Il nostro presente, Uncategorized|0 Commenti

Bianca Stancanelli direttora di mezzocielo

 

A Bianca Stancanelli.

Alle amiche che ci seguono e alle lettrici di Mezzocielo, abbiamo il piacere di comunicare che Bianca Stancanelli ha accettato la proposta di ricoprire il ruolo di Direttora della rivista, come avevamo deciso sin dallo scorso anno rinnovando lo statuto dell’Associazione e il suo direttivo.

Un sincero ringraziamento rivolgiamo alla neo-Direttora, che per la sua storia di giornalista e scrittrice è certamente all’altezza di chi lo ha già ricoperto nella storia di Mezzocielo, come Simona Mafai, Giovanna Fiume, Letizia Battaglia e Rosanna Pirajno.

“Anche stavolta vogliamo avere la forza di ripartire da zero. Dalla presa di coscienza che non esiste una sola chiave di lettura, né una ipotesi unica di soluzione

2023-09-04T19:12:44+00:004 Settembre 2023|Categorie: Uncategorized|0 Commenti

Raccontaci di loro. L’eredità di Simona Mafai Rosanna Pirajno e Letizia Battaglia

Martedì 18 luglio alle 18.30, da booq (via santa Teresa alla Kalsa, Palermo), Mezzocielo ricorderà

Simona Mafai e Rosanna Pirajno, fondatrici dell’associazione entrambe nate di luglio, e Letizia Battaglia, anche lei una fondatrice che ci ha lasciato lo scorso anno.

Tre donne che si sono spese per battaglie ancora attuali e importanti, che vogliamo rilanciare, e hanno costruito l’identità di Mezzocielo.

Interverranno: Massimo Accolla, Mario Azzolini, Giuseppe Barbera, Piera Fallucca, Attilio Licciardi, Valeria Militello, Claudia Mirto, Mariella Pasinati, Gianfranco Perriera, Renata Prescia, Anna Puglisi, Maria Concetta Sala, Salvatore Savoia, Luisa Stella.

Abbiamo intitolato l’incontro “Raccontaci di loro”, perché a ognuno abbiamo chiesto due cose: un ricordo personale e l’eredità che una due

2023-07-26T06:06:59+00:0012 Luglio 2023|Categorie: Il nostro presente|0 Commenti

MICHELA MURGIA L’OUTSIDER

immagine – vanityfair.it

“donna disturbante, libera, non conforme, in buona sostanza, un’outsider”

Cettina Vivirito

Ci sono autori, scrittori, artisti che svolgono la loro attività senza mai prendere posizione rispetto a problemi sociali e politici, probabilmente dicendo a se stessi, in maniera del tutto legittima: ‘è la mia opera che parla’. Dire: – non devo prendere posizione su quello che sta succedendo nel Mediterraneo, non m’importa se qualcuno ridotto in condizioni pietose sceglie di morire ma è costretto a rimanere in vita (se vita può chiamarsi), non m’importa che qualcun altro venga processato ingiustamente perché sapete chi sono, sapete come la penso, basta trovarmi nelle pagine che ho scritto – significa salvarsi dal fare

2023-07-21T13:31:30+00:0030 Giugno 2023|Categorie: Interventi|0 Commenti
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