Donne, vino, impresa e Maria da non dimenticare
Egle Palazzolo
Sotto un certo aspetto potremmo chiamarla un’altra faccia ancora del femminismo. Che vuol dire prendere in mano le situazioni, programmarsi, lavorare e battersi anche su un terreno prevalentemente maschile per ottenere risultati evidenti con quel tanto di diversamente positivo che è della donna. Né lotta né spallate ma la voglia di misurarsi con il mondo intorno perché nulla è immobile o scontato.
Per molti aspetti ne dà esempio “l’Associazione le donne del vino” che invitate dal Lyons club Palermo dei Vespri, dalla Inner Wheel di Qarinis e dall’Associazione Volo, hanno, nelle scorse settimane, incontrato un folto pubblico al villino Florio all’Olivuzza. Una presentazione di vita e lavoro comune, un racconto vivace