Egle Palazzolo

Amaramente in Sicilia, più che altrove, ci sono spesso un paio di cose che determinano o contribuiscono largamente al risultato di questa o l’altra tornata elettorale.

Da un canto, gli astensionisti, tali per disaffezione, per indifferenza, per pigrizia ma altrettanto per delusione o per rabbia, e, dall’altro gli obbedienti alla regola di “vota Patanè senza chiederti perché”, regola che fa parte del pacchetto ereditario della famiglia.

Sommati sono tanti, la maggioranza e il gioco è fatto. La percentuale che resta si divide in buona parte tra partiti, coalizioni, se trovano accordo, o in misura assai più ridotta e anche chi ha scelto di mettere in campo un suo “a Solo”. Poi alla fine del percorso che succede? Spesso non molto, né in chiave di riflessione né di nuovo e chiaro rapporto tra chi governa e la città. O meglio, sempre per rimanere in Sicilia, succede di attrezzarsi alacremente verso la tappa successiva che, è quella delle elezioni regionali.

Pare ci sia una data per le primarie che in luglio proporrà la sinistra, mentre la destra probabilmente continuerà con le sue alchimie cercando, ci si augura, di saperle sciogliere, con credibilità, in un tempo accettabile.

Intanto a settimane di distanza, mentre si insedia il sindaco eletto senza code di ballottaggio, noi tutti votanti o meno, facciamo giusta e corretta attenzione e……… abbronziamoci.

 

foto: ingenere.it