Egle Plazzolo

“Ero fuori Palermo e telefonai assai presto a mia madre quella domenica mattina per avere notizie dei miei ragazzi affidati a lei. Mi tranquilizzò e mi disse che era già tornata a casa dopo aver votato di mattina presto. No all’aborto, le chiesi con evidente superficialità.” ma che stai pensando che io abbia votato contro? Ma io sono chiaramente a favore dell’aborto come diritto della donna. Ben venga una legge che finalmente metta al riparo la sua salute e la sua dignità. Se decide di non dare alla luce il figlio che ha ha concepito, ci sono ragioni che attengono solo a lei.. A donne ricche o privilegiate una legge di questo tipo attiene spesso relativamente. Ma sono le donne più povere, sole o sfortunate che hanno dovuto mettere con grande dolore anche la loro vita a rischio. L’aborto non è una passeggiata: se una donna decide, io voto perchè abbia le migliori condizioni per farlo. Condizioni uguali per tutte.

dalla raccolta Archivia “Madri del novecento