L’Elettra di Roberto Andò al Teatro Greco di Siracusa
Chiara Palazzolo
Italo Calvino definì un classico “un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Sono queste le parole che tornano in mente dopo avere assistito alla rappresentazione di Elettra, diretta da Roberto Andò, andato in scena a Siracusa sino allo scorso 6 giugno e che proseguirà a Pompei dal 10 al 12 luglio.
Come un dardo scagliato da Apollo, la divinità che riconduce Oreste
Salome al teatro Massimo di Palermo
Fotografia ufficio stampa teatro Massimo
Egle Palazzolo
Salome sino all’ultimo, non saprà chi lei sia, né tenterà di farlo. Riconoscerla, identificarla, tocca a chi, con l’opera di Richard Strauss, si trova a misurarsi, tuttora col rischio della costante frontalità tra bene e male e la difficile sua scelta. Ma anche solo dieci minuti dopo o poco più a sipario aperto, un folto pubblico, (120 anni dopo dal felice
Sotto le foglie e La gazza ladra Due film, due nonne, due nipoti e un tema universale: l’amore
Rosella Corrado
Due commedie francesi al cinema in questi giorni, Sotto le foglie di Francois Ozon e La gazza ladra di Robert Guediguian. Protagoniste due nonne, interpretate da due splendide attrici, Helene Vincent, ottantenne, in Sotto le foglie, Ariane Ascaride, settantenne, in La gazza ladra.
Due donne giunte alla terza età con un carico strabordante di vitalità, generose, sensibili, laboriose, forti e decise. Due nonne innamorate dei loro nipoti adolescenti, per i quali farebbero – e fanno –
L’elisir d’amore, in attuale versione al Teatro Massimo di Palermo.
fotografia Rosellina Garbo Ufficio stampa Teatro Massimo
Egle Palazzolo
E per l’elisir d’amore, in attuale versione al Teatro Massimo di Palermo, tutto bene. Senza strattoni né capovolgimenti, la nota e amatissima opera di Gaetano Donizetti, torna in tutta gradevolezza all’applauso di un pubblico assai convinto. Le scene di Nicola Rubertelli sono allegre e coloratissime, le luci di Vinicio Cheli di effetto appropriato, ed è sagace e scanzonata, ricca di
“Terra matta” al teatro Biondo di Palermo ed il Pirrotta mattatore.
fotografia ufficio stampa teatro Biondo
Egle Palazzolo
Non era facile, ma ce l’ha fatta, Vincenzo Pirrotta a fare teatro con “terra matta”.
Un rischio davvero se, non si è attori come lui e non si vive sul palcoscenico come a casa propria, se non si è appassionati, generosi e, soprattutto, creativi.
Coadiuvato da Lucia Portale, Alessandro Romano, Marcello Montalto cast in dovuta simbiosi con le essenziali musiche rese da Luca Mauceri,
Faust al teatro Massimo di Palermo. Una vera attrazione, quasi un passo obbligato per scrittori, per pittori, per compositori, per critici.
ph © rosellina garbo
Egle Palazzolo
Possiamo ben dirlo, a proposito del doctor Faust che sin dalla prima volta che ci si imbatte in lui, nella sua
storia e nel suo fitto rapporto con Satana, si rimane fatalmente imbrigliati.
Un personaggio a tutto tondo ma egualmente, in ogni suo pezzo, smontabile e riducibile sino a dannazione
o salvezza.
Una vera attrazione, quasi un passo obbligato per scrittori, per pittori, per compositori, per critici.
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